Si è chiusa a Sofia la ventiduesima Deaflympic, l’Olimpiade dei sordi. La cerimonia di chiusura dell’evento, nel corso del quale è andato in scena anche il passaggio del testimone fra la Bulgaria e la Turchia – che ospiterà l’edizione 2017 – ha visto la presenza sugli spalti del “Levsky stadium” di diecimila persone e di altre quattromila (fra atleti e dirigenti) sul terreno di gioco, pronte queste ultime a sfilare per il commiato. L’Italia ha chiuso la kermesse olimpica inanellando 12 medaglie (4 ori, 3 argenti e 5 bronzi) e si è classificata al dodicesimo posto del medagliere. “E’ stato un evento straordinario come sempre accade seppur con qualche lacuna organizzativa” ha spiegato il capo delegazione Guido Zanecchia, che poi ha teso a specificare un passaggio fondamentale: “Bisogna però e in ogni caso ringraziare l’organizzazione bulgara, che è subentrata in corsa alla Grecia. Senza il lavoro della Bulgaria sarebbe stato difficile ritrovarci quest’anno per la ventiduesima Deaflympic”.
Sofia-Ankara, c’è il passaggio del testimone
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