Roma, 3 Dicembre è stato firmato il protocollo d’intesa FSSI – ENS
Il giorno 03 Dicembre 2014 presso la sede della Federazione Sport Sordi Italiani, il Presidente dell’Ente Nazionale Sordi, Giuseppe Petrucci e il Presidente della FSSI, Guido Zanecchia hanno firmato un protocollo d’intesa.
Questo protocollo permette all’l’E.N.S. che è l’Ente Morale, preposto per legge, alla rappresentanza e tutela delle persone sorde in Italia ed è riconosciuto dal Comitato Italiano Paralimpico (C.I.P.) quale Ente di promozione sportiva per i sordi con delibera del Consiglio Nazionale del 26 ottobre 2005; e alla F.S.S.I. che è associazione a carattere nazionale senza fini di lucro con personalità giuridica di diritto privato ed è costituita dalle Società, dai Gruppi sportivi, dalle Associazioni e dagli Organismi Sportivi affiliati dei sordi che sul territorio nazionale praticano attività sportiva senza fini di lucro ed è riconosciuta dal Comitato Italiano Paralimpico (C.I.P.) quale Federazione interdisciplinare per le attività sportive dei sordi con delibera del Consiglio Nazionale del 4 febbraio 2006; di poter programmare e cooperare per il raggiungimento delle proprie rispettive finalità.
Il presente Protocollo di Intesa stipulato tra l’E.N.S. e la F.S.S.I. è finalizzato a favorire la promozione delle attività sportive dei sordi attraverso l’attivazione di una fitta rete di collegamenti su tutto il territorio nazionale tra l’E.N.S. quale Ente di promozione sportiva e la F.S.S.I. quale unica Federazione interdisciplinare legittimata alla pratica dello Sport dei sordi da parte del C.I.P.. Le parti concordano e convengono che attivando sinergie programmatiche, strategiche e progettuali nell’ambito delle rispettive competenze, la pratica sportiva dei sordi possa essere promossa e favorita attraverso l’attività di promozione dell’E.N.S. e realizzata attraverso i campionati e le manifestazioni organizzate dalla F.S.S.I. a livello territoriale, nazionale e internazionale.
Un ringraziamento va all’impegno reciproco dei Consiglieri dell’E.N.S. e della F.S.S.I. che hanno permesso l’accordo di intesa. Un ringraziamento va anche all’Area Sport dell’E.N.S., con il Consigliere Pier Alessandro Samueli, che ha lavorato per giungere a un accordo tra le parti.
Storia dello Sport dei Sordi Italiani
La data di inizio del movimento sportivo dei sordi viene convenzionalmente indicata nel 1924 con la disputa delle prime Deaflympic di Parigi, pur sapendo che già da molto tempo prima nei vari stati venivano organizzati molti tornei e gare tra atleti sordi soprattutto a livello di “Istituti Speciali”. In Italia in quel periodo non c’era ancora una organizzazione nazionale che si occupasse dello sport dei sordi e ancora nessuna società sportiva si era costituita.
A Parigi il francese Rubens-Alcais assieme al belga Dresse, allora giovanissimo, fondò il CISS (Comiteè International des Sport des Sourdes) e indisse nello stesso anno 1924, i Giochi Mondiali Silenziosi (Deaflympic), al quale Roberto De Marchi, sordo italiano emigrato, firmò l’adesione dell’Italia.
De Marchi non solo rappresentò l’Italia come costituente ai primi Giochi Mondiali, ma partecipò anche come atleta vincendo due Medaglie d’Oro. Le prime società sportive italiane di Sordi si costituirono l’anno seguente. Nel 1925 la Società Sportiva Silenziosa di Milano e il Club Sportivo “Ottavio Assarotti” di Genova. L’organizzazione nazionale venne istituita nel 1929 per volontà di Emilio Pacenza, un sordo napoletano, trasferito per lavoro a Milano, di grande capacità e rara intelligenza. Ad Emilio Piacenza dunque, spetta il titolo di fondatore del Comitato Sport Silenzioso d’Italia (CSSI) che manterrà questo nome fino al 1949. I primi anni della neonata organizzazione sportiva furono molto difficili, tanto che tra Amsterdam 1928, Norimberga 1931, Londra 1935 e Stoccolma 1939, l’Italia partecipò solo all’edizione tedesca dei giochi.
Dopo la 2^ Guerra Mondiale le cose migliorarono tanto che ai Giochi di Copenaghen 1949 gli atleti italiani parteciparono grazie all’intervento dell’Ente Nazionale Sordi (ENS), da poco costituito per merito del sordo Antonio Magarotto, e all’appoggio dell’on. Giulio Andreotti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; l’Italia da questo momento in poi ha sempre partecipato alle Deaflympic .
Un momento importante dello Sport Silenzioso Italiano è rappresentato dal 1 novembre 1953, quando i Delegati delle Società Sportive Italiane decisero all’unanimità di voler proseguire il cammino non più come Comitato ma come Federazione Sportiva Nazionale, affidando le competenze amministrative e organizzative dello Sport Silenzioso Italiano all’ENS con la nuova denominazione di “Centro di Educazione Fisica e Sportiva” (CEFS), che mantenne le stesse funzioni del CSSI, affidandone la direzione ai Dirigenti dell’Ente Nazionale Sordomuti, ed eleggendo tra questi una Commissione Federale composta di tre persone esperte in campo sportivo.
Il CEFS fu operante per due anni fino al 1955 quando fu costituita la nuova Federazione Sport Silenziosi d’Italia (FSSI), quale Organo del Centro di Educazione Fisica e Sport dell’Ente Nazionale Sordomuti.
Le cose non mutarono fino al 1990 quando la FSSI aderì alla Federzione dei Disabili, prima come FISHa poi FISD, uscendone dopo 5 anni molto travagliati per costituirsi in Federazione Italiana Sport Silenziosi (FISS), non più associata FISD, com’era stato in quel periodo, ma aggregata solo al CONI in qualità di Disciplina Associata.
A seguito delle dolorose vicende FISS, nel settembre 2003 nasce il Comitato Sportivo Sordi Italiani (CSSI) che, con Atto Costitutivo del 18 giugno 2005, diventa la nuova Federazione Sport Sordi Italia (FSSI), tutt’ora operante e riconosciuta dal International Comite Sport Deaf (ex Comitato Internazionale dello Sport Silenzioso-CISS) e dall’ESDO (Organizzazione Europea dello Sport dei Sordi). Il 4 febbraio del 2006 la FSSI viene riconosciuta dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e attualmente come Federazione Sportiva Paralimpica nella cui organizzazione risultano affiliate 105 Società che praticano 44 discipline sportive.